sabato 25 aprile 2009

Oscuro

E' un dolore invisibile, questo male oscuro, talmente oscuro che ti getta in una stanza buia senza alcuno spiraglio di luce, un baratro dal quale senti di non poter uscire. E' ancora più oscuro perché incomprensibile a chi non lo subisce, a chi ha bisogno di prove tangibili, come se tale non fosse la sofferenza di una persona.
Eppure no, non vedo la fonte del tuo dolore, dov'è il sangue che sgorga? E' tutto nella tua testa? Quella dipende da te! Non ci pensare!
Mai frase fu più deleteria... Come se io volessi pensarci! Come se potessi far finta di non provare quello che provo! Si può nascondere una ferita? Il sangue esce comunque. E il mio umore nero è questo sangue e la cura non può essere distrarre il pensiero dal sangue che continua ad uscire e mi sta inondando. La cura sta nel fare in modo che non scorra più sangue, nel disinfettare la ferita in modo che rimargini. Ma voi non la vedete questa ferita, non lo vedete quel sangue, perché la ferita è un intoppo nel nostro cervello e la cura quindi sta nel rimettere in sesto i delicati ingranaggi della nostra mente.
Fatevene una ragione, voi che predicate la forza e il coraggio per i mali che non riuscite a vedere. Abbiate l'umiltà di ascoltare, di scendere un pò di più, più a fondo della vostra giudicante superficialità.
Lo so, è più comodo fare così, stare lontani dalle persone stando vicini solamente a se stessi.